Napoli, 17 ottobre 2025 – Salone degli Specchi, Istituto Pontano
Una serata intensa, densa di arte, emozione e partecipazione ha accompagnato la proiezione del docufilm “Nicholas Tolosa. Il pittore degli sguardi”, diretto da Umberto Santacroce e dedicato all’artista napoletano Nicholas Tolosa, pittore capace di raccontare la profondità dell’animo umano attraverso la forza degli sguardi e la potenza del bianco e nero.
Ho avuto il piacere e l’onore di introdurre la proiezione e moderare l’incontro, insieme con il regista e con l’artista, nel suggestivo Salone degli Specchi del Palazzo Cariati, sede storica dell’Istituto Pontano. L’atmosfera, sin dai primi momenti, è stata carica di attesa e di partecipazione: il pubblico, numeroso e attento, ha condiviso un viaggio tra arte, visione e impegno civile.
Un pubblico d’eccezione
Alla serata erano presenti personalità del mondo dell’arte, della cultura e delle istituzioni, tra cui il Consigliere Regionale Fulvio Frezza, il Sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Vicinanza, il Presidente del Club UNESCO Napoli Fortunato Danise, il giornalista e parlamentare Francesco Emilio Borrelli e il critico d’arte Enzo Battarra.
Ognuno di loro ha voluto offrire un contributo, sottolineando la potenza comunicativa del film e la capacità di Tolosa di trasformare la pittura in linguaggio universale.
L’arte come voce di tutti
Nel mio intervento introduttivo ho ricordato come l’arte, per sua natura, non viva nel silenzio o nell’isolamento, ma nella condivisione: ha bisogno di interlocutori, di chi guarda, ascolta, si emoziona e si riconosce.
Il docufilm di Santacroce rappresenta perfettamente questo spirito. Non si limita a raccontare un artista, ma apre uno spazio di riflessione su come lo sguardo possa diventare parola, memoria e coscienza collettiva.
Tolosa, con la sua pittura, non “ritrae” semplicemente, ma “cattura”: i suoi volti, le sue maschere, le sue atmosfere – tra bianco e nero, tra dolore e speranza – ci conducono dentro l’essenza di Napoli, città-mondo che da sempre ispira e ferisce, affascina e risorge.
Il dialogo con gli ospiti
Dopo la proiezione, la serata è proseguita con un vivace e profondo dialogo tra l’artista e gli ospiti presenti.
Abbiamo voluto incentrare il discorso sul legame tra arte e politica, due ambiti che troppo spesso si percepiscono distanti, ma che in realtà possono e devono camminare insieme, perché condividono lo stesso fine: nobilitare la società, promuovendo la bellezza, la consapevolezza e il senso civico.
Il dialogo, ricco di spunti e sensibilità diverse, ha messo in luce come l’arte possa essere uno strumento di crescita collettiva, capace di ispirare e di costruire ponti tra cultura, istituzioni e cittadini.
Il regista e l’artista: due visioni che si incontrano
In chiusura, ho avuto modo di dialogare con Umberto Santacroce, regista e artista poliedrico, già vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali.
Santacroce ha raccontato la genesi del progetto e il ruolo dell’associazione GOnaples, di cui è fondatore, realtà impegnata nella promozione della cultura cinematografica e organizzatrice del Gulf of Naples Independent Film Festival, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione.
Un messaggio che resta
Il film di Santacroce e l’arte di Tolosa lasciano un segno profondo, invitando a guardare oltre la superficie, a cercare negli sguardi la bellezza e il dolore che ci accomunano.
Una serata che non è stata soltanto una proiezione, ma un vero incontro con l’arte e con la sua missione più alta: quella di rendere migliore la società attraverso la sensibilità e la consapevolezza.
In copertina, da sinistra a destra: il Consigliere Regionale Fulvio Frezza, Nicholas Tolosa, Mariagrazia Paturzo e il regista Umberto Santacroce.
Comments
Paolo
Evento significativo, abbiamo bisogno di cultura e l’arte, sotto qualunque forma È cultura, bella serata gradevole, interessante, piacevole.
Complimenti a Tutti