Nel cuore della visione artistica di Salome Khvedelidze, pittrice sinestesica dallo sguardo profondo e sensibile, il design non è mai fine a se stesso, ma diventa un mezzo per evocare, trasformare e raccontare. Le sue opere fondono emozione e materia, estetica e simbolismo, colore e memoria, in un intreccio che parla direttamente all’anima. Salome non si limita a reinterpretare gli oggetti: li fa vibrare, li trasforma in racconti emotivi. Ecco come descrive, con le sue stesse parole, la sua visione del design e il processo che l’ha portata a reinventare l’iconico vaso in porcellana Love in Bloom di Marcantonio Raimondi Malerba:
«Creare e plasmare mondi attraverso il design è sempre stata per me più di una passione: è un’ossessione, una vocazione che porta profonda soddisfazione. L’interior design, in particolare, non riguarda solo l’estetica; è un viaggio che intreccia le storie di chi abita uno spazio. Ogni interno diventa uno specchio dell’anima, un’espressione visiva delle profondità nascoste. Ogni oggetto, ogni dettaglio, parla, sussurrando frammenti di storia personale, emozioni e identità. Per me, l’interior design è un’entità viva e pulsante, intimamente connessa ai paesaggi emotivi di coloro che accoglie.
Con questa filosofia in mente, ho reimmaginato il vaso Love in Bloom di Seletti come un pezzo vibrante e colorato, un viaggio simbolico dalla monotonia alla vitalità. L’originale, con la sua forma anatomica, mi ricordava un cuore sospeso in un’esistenza silenziosa e incolore, una vita legata alla routine, incontaminata dalla meraviglia. Attraverso la mia trasformazione, il vaso diventa un organo vivo che pulsa di emozioni, pensieri ed evoluzione personale. Ogni tonalità rappresenta un cambiamento, un ricordo, una presa di coscienza: un battito cardiaco di cambiamento. È il ritratto di una persona un tempo sottomessa, ora risvegliata in una persona ricca di sfumature, viva e infinitamente affascinante».



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