Il Palazzo dell’Aeronautica a Roma, noto anche come “Palazzo alato”, è un capolavoro dell’architettura razionalista italiana e un simbolo della modernità del XX secolo. Progettato dall’ingegnere Roberto Marino su incarico di Italo Balbo, allora Ministro dell’Aeronautica, l’edificio fu costruito tra il 1929 e il 1931 ed è considerato il primo in Italia realizzato interamente in cemento armato, con colonne portanti di ben 40 metri di altezza e fondazioni profonde ben 21 metri.


L’interno del palazzo è un esempio di innovazione e funzionalità: ascensori Paternoster in moto perpetuo (sistemi di trasporto verticale che utilizzano un anello di cabine in movimento continuo, senza fermate né porte), un sistema di posta pneumatica, la prima mensa in piedi per 1500 operai, e il Lapidario dei Tre Archi, dove sono incisi i nomi di tutti gli aviatori caduti dal 1907 fino ad oggi. Le ampie sale sono decorate con pitture murali di carattere geografico, astronomico e storico, e con vetrate artistiche di Duilio Cambellotti. Tra i motti affissi alle pareti spiccano quelli dannunziani: “Memento audere semper” e “Chi vola vale, chi non vola non vale, chi vale e non vola è vile”.
Dal 5 aprile al 11 maggio 2025, il Palazzo dell’Aeronautica ha ospitato la mostra Tullio Crali. L’evoluzione del volo, la prima rassegna interamente dedicata al maestro dell’aeropittura futurista. Curata dalla storica dell’arte Barbara Martorelli, l’esposizione ha presentato oltre 80 opere, tra cui inediti, che celebrano la visione dinamica e moderna del volo di Crali. Le sue suggestive opere, caratterizzate da vedute a volo d’uccello e prospettive in picchiata, rappresentano una fusione tra pittura e tecnologia, simbolo dell’entusiasmo per l’aviazione e il progresso.


Per gli appassionati di arte e aviazione, la mostra prosegue dal 31 maggio al 13 luglio 2025 presso il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, offrendo un’ulteriore occasione per esplorare l’opera di Crali in un contesto storico e culturale unico.
Il Palazzo dell’Aeronautica non è solo un edificio storico, ma uno spazio dove la memoria dell’aviazione italiana si fonde con l’innovazione. Visitare questo luogo significa immergersi in un’epoca di grandi trasformazioni, dove l’uomo ha osato sfidare il cielo. E l’arte ha saputo cogliere e celebrare questa audacia.